Quello che conta è il percorso del viaggio e non l'arrivo

Dieci studentesse e due insegnanti. Piú di 80km percorsi a piedi, nuovi cibi assaporati, nuovi luoghi visitati, nuova gente incontrata, una realtà scolastica diversa sperimentata.Il nostro progetto #Erasmus finisce ampiamente in positivo.Giovani e meno giovani sono spesso immobilizzati in un circolo vizioso che non ci permette di crescere sia personalmente che professionalmente. Viaggiare ci rende più aperti alle nuove idee, creativi ed emotivamente stabili. Ci permette di creare nuove relazioni umane o di consolidarne di vecchie. Da' l’opportunità di creare ricordi meravigliosi che stabiliranno un livello di connessione molto intenso con le persone con cui si è condiviso il viaggio. Immergersi in nuove culture, inoltre, aumenta l’abilità della nostra mente di muoverci tra idee diverse, pensare fuori dagli schemi e più profondamente. Fare esperienze a noi sconosciute incrementa la nostra flessibilità cognitiva e la profondità e integrità dei nostri pensieri. In questa settimana ho avuto modo di osservare a lungo le nostre ragazze. Questa esperienza ha confermato loro che non siamo i libri che studiamo. Non siamo i voti che prendiamo. Siamo molto di più. Doversi confrontare con persone e contesti situazionali diversi migliora la percezione che si ha di sé, aiutando a conoscersi meglio per poter superare con più serenità le difficoltà e affrontare cambiamenti di ogni tipo senza avere paura e, anzi, sottolineando i nostri punti di forza.