In rete sì irretiti no

Cosa puó verificarsi a seguito di un abuso da social? E come si riconosce di essere
dipendenti da questi?

Nella giornata di lunedì 4 marzo 2024 gli alunni delle classi quarte del liceo artistico,
classico e linguistico dell’istituto Sansi-Leonardi-Volta di Spoleto hanno presieduto
alla conferenza del professore Pierluigi Brustenghi neurologo e psicoterapeuta.
L’incontro, tenutosi nella sede del liceo artistico, aveva come obiettivo quello di
sensibilizzare i giovani riguardo l’uso consapevole dei social media. Durante la
conferenza sono stati sottolineati molti aspetti peculiari che mostra un soggetto
dipendente da social, in primis il professore ha citato un deficit della memoria, della
vista, del sonno accompagnati da una mancanza di emozioni e di empatia e un
massiccio impoverimento lessicale.
Dal punto di vista anatomico è affiorato che anche il cervello stesso risente di tale
"overload" di informazioni, tanto sulle sinapsi quanto sulla complessità dei pensieri,
infatti, come si può dedurre, i nativi digitali soggetti a questo tipo di schiavitù virtuale
possiedono una scarsa articolazione del pensiero lento, cioè del pensiero critico,
prediligendo invece un pensiero meno nobile e più istintivo; il cervello risente di
queste ripercussioni atrofizzandosi, con la riduzione di materia grigia.
Pertanto é vero che i social amputano il tempo per pensare, per conoscere ed
emozionarsi, limitano il senso di appartenenza, riducono le interazioni con chi
amiamo, ma d’altro canto quello che è stato ribadito è che non serve un'eliminazione
radicale di questi, bensì è necessario imparare ad usarli nei modi e con tempi
adeguati consci dei loro effetti negativi e positivi.
Vi invitiamo a riascoltare la relazione registrata utilizzando il link sotto allegato.


Aurora Bocchini classe 4ALC